Tra il 2016 e il 2017 a Castelbelforte, in una fertile zona di pianura padana compresa tra Mantova e Verona, Idromeccanica Lucchini ha completato un intervento ad alta tecnologia per la coltivazione del pomodoro.
L’area, famosa soprattutto per la coltura del riso, è caratterizzata dalla presenza di grandi aziende agricole a lotto unico, che uniscono alla piantagione risaria anche la zootecnia. L’intervento di Idromeccanica Lucchini presso l’azienda Agricola Terreni Parolara, quindi, rappresenta un elemento di novità per il territorio e una case history significativa dalla quale prendere spunto anche per altri lavori.
Il contesto iniziale
L’azienda Agricola Terreni Parolara, è già famosa per innovazione e ricerca tecnologica. Negli anni scorsi, infatti, sono stati compiuti importanti investimenti per generare energia rinnovabile attraverso impianti fotovoltaici e a biomassa. L’intervento di Idromeccanica Lucchini è stato progettato, costruito e ottimizzato attorno a questa straordinaria produzione interna di energia.
Cosa serviva al cliente
L’azienda necessitava della costruzione di un impianto serricolo per lo sviluppo e la crescita delle piantine di pomodoro fuori suolo. La tipologia di pomodoro coltivato è un classico Rugantino costoluto destinato principalmente alla GDO e alle mense e perfetto per le insalate. Si tratta di un prodotto a lenta maturazione che viene venduto ancora con la doppia colorazione per arrivare alla perfetta maturazione al momento della degustazione. Questo tipo di pomodoro è stato selezionato per la sua relativa facilità di coltivazione in fase di start up. Essendo il territorio vocato quasi essenzialmente alla coltura del riso, era necessario partire con un prodotto poco problematico, che potesse garantire fin da subito una resa adeguata. Come da sempre asserisce Matteo Lucchini, Project Manager di tutta l’operazione, per poter massimizzare la produzione e la qualità del prodotto è inoltre indispensabile curare la salute della pianta e quindi far crescere le piantine di pomodoro in un ambiente protetto, con le ideali condizioni di luce e nutrimento e lontano da agenti esterni dannosi.
L’intervento Lucchini
Una volta analizzate le premesse, gli agronomi e i progettisti di Idromeccanica Lucchini, che da anni si stanno specializzando nella lavorazione del pomodoro, hanno sviluppato un complesso intervento basato sulla serra Multiatlantic. Per riuscire a massimizzare la qualità e la quantità della produzione e per garantire il benessere delle piante di pomodoro, queste vengono cresciute e curate in ambiente controllato all’interno della serra e, una volta pronte, trapiantate in pieno campo per la produzione del frutto. All’interno della serra le piante vengono coltivate fuorisuolo e, in questa delicata fase della loro crescita, ricevono la giusta quantità di luce e di calore. Tutte le componenti dell’impianto sono perfettamente automatizzate:
• Substrato inerte circuito chiuso con minimo impatto idrico
• Riscaldamento e nutrimento della pianta gestiti anche da remoto per conferire alla serra tutte le caratteristiche di un intervento all’avanguardia 4.0.
Il giusto calore per le piante di pomodoro
Per poter regolare al meglio la temperatura della serra, Idromeccanica Lucchini ha progettato un sistema di coltura fuorisuolo di pomodoro con strato termico e si è avvalsa dell’energia ricavata dagli impianti a biogass per il riscaldamento invernale. Questo consente di ottenere un lungo ciclo estivo, dal trapianto alla raccolta, che dura da gennaio a novembre. Quando l’impianto a biogas non è sufficiente a supportare tutto il fabbisogno energetico della serra, interviene un sistema di riscaldamento di backup ottenuto attraverso combustibili tradizionali a basso impatto ambientale.
La corretta quantità di luce
Le strategie per avere la giusta quantità di luce in tutti i periodi dell’anno sono state due: in primo luogo le strutture portanti della serra sono state zincate a caldo di colore bianco e infine è stata utilizzata una copertura realizzata con telo a luce diffusa. Durante la stagione invernale il bianco delle zincature riflette la luce che viene comunque ottimizzata e diffusa dal telo, mentre durante la stagione estiva il bianco delle strutture attira meno energia termica e il telo svolge una funzione protettiva. Grazie a queste azioni combinate, le piante si sono dimostrate da subito più vigorose e in salute e, una volta trapiantate, hanno ottenuto una resa produttiva migliore per qualità e maggiore per quantità.
Dalla progettazione alla formazione
L’intervento di Idromeccanica Lucchini è stato reso possibile da una committenza illuminata che ha creduto e investito in un progetto di lungo respiro. Il lavoro di Idromeccanica Lucchini non si è concluso, infatti, con la consegna della serra, ma è proseguito durante la formazione dei capiserra e del personale. Per una corretta gestione della serra, infatti, il personale è stato selezionato attentamente e formato attraverso un mix di lezioni teorico pratiche (tra cui anche biologia vegetale, chimica e informatica) oltre ad essere stato seguito da un agronomo Lucchini per la formazione “sul campo”. È lo stesso Matteo Lucchini a trasmettere la soddisfazione, anche personale, per la riuscita del progetto: “Per Idromeccanica Lucchini è stato motivo di grande soddisfazione vedere il personale volenteroso nell’apprendere e nel riuscire a padroneggiare una così complessa tecnologia. È stato un bellissimo lavoro di squadra, che ha unito il personale di Idromeccanica Lucchini e quello dell’azienda Agricola Terreni Parolara per tutta la durata della fase di start up e anche oltre.” Il successo dell’iniziativa è stato tale da ottenere presto grandi riconoscimenti in termini di vendita anche nella GDO.
I risultati ottenuti
Il complesso serricolo ha garantito una ottima resa al metro quadro e un prodotto finale ritirato dai buyers in toto e senza contestazioni. I pomodori sono risultati piacevoli sia alla vista che al gusto. Tutto il ciclo produttivo si è svolto alla perfezione e secondo i parametri agronomici. La soddisfazione del cliente nei confronti delle serre di Idromeccanica Lucchini porterà, molto probabilmente, a un prossimo ampiamento dell’impianto.