Idromeccanica Lucchini ha realizzato il più grande impianto floating system fino ad ora installato dall’azienda in Emilia Romagna. L’occasione si è presentata nel 2023 per una attività consorziata ad Agribologna, nella zona del cesenate. L’impianto è in grado di produrre una vasta gamma di prodotti orticoli, tra cui lattughe, ed è sviluppato attorno alla struttura Multyatlantic Evoluzione. La serra è dotata all’interno di sistema floating totalmente idroponico su vasca.
Il floating system
Il sistema floating system si basa sulla coltivazione in acqua, che viene ricircolata e ossigenata per fornire alle piante le sostanze nutritive necessarie. Le piante crescono in plateau galleggianti in polimero ottimizzati per l’industria agroalimentare. L’impianto idraulico di ricircolo, di ossigenazione e di igienizzazione dell’acqua impedisce che si formino colonie di batteri che possano far ammalare le colture. Il mantenimento di una temperatura ideale dei liquidi favorisce la crescita veloce della pianta, mentre il nutrimento direttamente a contatto con la radice, rende la produzione più compatta e forte.
Questo metodo di coltivazione presenta numerosi vantaggi rispetto alla coltivazione tradizionale:
- Maggiore produttività: le piante coltivate in acqua crescono più velocemente e producono rese maggiori rispetto alle piante coltivate in terra.
- Migliore qualità dei prodotti: i prodotti coltivati in acqua sono più freschi, sani e saporiti.
- Minore impatto ambientale: la coltivazione idroponica richiede meno acqua, fertilizzanti e pesticidi rispetto alla coltivazione tradizionale.
L'impianto progettato e realizzato da Idromeccanica Lucchini è il risultato della collaborazione tra l’azienda e il cliente. Il costante ascolto delle necessità produttive e la collaborazione con gli agronomi del consorzio ha consentito di operare nella direzione perfetta per il soddisfacimento di tutte le esigenze progettuali del cliente.
Automazione e condizionamento
L'impianto è dotato di un sistema di controllo automatizzato che consente di monitorare e gestire in remoto i parametri di coltivazione come la temperatura, l'umidità e la composizione dell'acqua. La regolazione dell’insolazione è ottenuta con schermi automatici con filtro luminoso e la coibentazione è stata studiata per abbattere i costi energetici e creare un clima ideale per le piante, anche attraverso la gestione automatica della ventilazione passiva. A fronte di queste caratteristiche, il progetto si colloca perfettamente nei parametri di Industria 4.0, grazie anche alla gestione da remoto con tracciatura dei dati utili a creare protocolli coltivi e calcolo dei costi di produzione.
Le sfide progettuali
Il progetto ha presentato la necessità di garantire la solidità dell'impianto anche in assenza di opere edili in cemento armato. Le recenti normative europee per la tutela del suolo e dell’ambiente, infatti, non prevedono l’installazione della serra attraverso intrusive fondazioni in calcestruzzo. Per superare questa sfida, Lucchini ha utilizzato viti geotecniche per fissare la serra al terreno. La composizione e la posa delle viti è stata calcolata in modo da resistere alla spinta vento e al carico neve previsti per quella determinata zona geografica. La riduzione delle opere civili, inoltre, aiuta a economizzare sulle spese edili.
Il manufatto diventa rimovibile e non va ad impattare con il territorio, migliorando la sostenibilità ambientale della serra. Questa specificità rappresenta una novità che diventerà sempre più un paradigma in futuro.
L'impianto installato da Idromeccanica Lucchini per il consorzio emiliano-romagnolo rappresenta un esempio di come la tecnologia idroponica possa essere utilizzata per produrre prodotti orticoli di alta qualità in modo sostenibile. Questo progetto potrebbe essere replicato in altre regioni italiane e nel mondo, contribuendo a migliorare la sicurezza alimentare e a ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura.
