L’Azienda agricola Scaglioni, gestita dai fratelli Leonardo e Lorenzo, è una realtà strutturata e presente sul mercato da diversi anni. Organizzata principalmente per la coltivazione in campo aperto legata alle tradizionali colture del territorio padano quali mais, soia, frumento etc., l’Azienda Scaglioni vuole rivolgersi oggi a nuovi mercati. Leonardo e Lorenzo Scaglioni, molto attenti alle evoluzioni del settore, hanno individuato nella coltivazione orticola biologica destinata alla GDO un ottimo segmento di mercato con prospettive particolarmente favorevoli. Intenzionati a coltivare principalmente ortaggi, insalata e lattuga, necessitavano dei giusti strumenti per potersi approcciare a questa nuova attività, pur continuando a mantenere in essere le colture tradizionali.
Le necessità del cliente
Già clienti di Idromeccanica Lucchini per strumenti di irrigazione e altre attrezzature, I fratelli Scaglioni hanno manifestato la necessità di un impianto serricolo per la coltura biologica, che consentisse loro di essere reattivi e competitivi sul mercato. Trovandosi in una fase di start-up, avevano bisogno di una serra già ottimizzata per la produzione biologica, ma allo stesso tempo economica e che permettesse eventuali sviluppi futuri sia volumetrici che tecnologici. Altra importante necessità era quella di un prodotto dal costo contenuto e con un ottimo rapporto qualità prezzo.
L’impianto per la coltivazione biologica
I consulenti di Idromeccanica Lucchini si sono messi subito all’opera per proporre, progettare e realizzare la soluzione più idonea per le necessità dei fratelli Scaglioni. Il risultato del lavoro che Idromeccanica Lucchini ha condotto insieme all’azienda è una serra di 1.300 mq appartenente alla famiglia Multyhortus. L’impianto, è strutturato su 3 navate di 10 x 44 metri ciascuna ricoperte in film singolo. Per il raggiungimento delle certificazioni della coltivazione biologica è stato inserito un vestibolo all’ingresso della serra che consente di poter operare all’interno senza contaminare l’ambiente. Nel vestibolo è stata infatti creata una sorta di camera stagna di 3 x 5 metri dove vengono stoccate le macchine e le attrezzature utilizzate esclusivamente all’interno della serra. Oltre a questo, la Multihortus è protetta da reti anti insetti e anti afidi che permettono una coltivazione protetta da parassiti senza l’utilizzo di fitosanitari o altri prodotti. Per ottenere una corretta ventilazione, la serra è fornita di aperture ad avvolgimento manuale su tutti i lati della costruzione. Resistente al vento, la serra è anche dotata di gronde per la raccolta delle acque piovane.
Un intervento su misura
Costruita specificatamente sulle esigenze del cliente, la serra ha dimensioni che non rispondono a rigidi standard, ma sono state calibrate per la necessità dei fratelli Scaglioni di avere un’unità produttiva a costi contenuti e realizzata su una determinata parcella di terreno. La produzione e il montaggio dell’impianto sono avvenuti in tempi record per riuscire a restare nei limiti di legge utili all’ottenimento di fondi rispondenti a specifici bandi pubblici.
Potenziale e sviluppi futuri
Questo primo impianto, che sta già dando buoni frutti, rappresenta per ora solo una start-up. Seguendo le direttive del cliente, Idromeccanica Lucchini ha previsto che la serra fosse costruita per eventuali evoluzioni sia volumetriche che tecnologiche. Il mondello Multihortus, infatti ha un grosso potenziale. Le strutture a tubo tondo dell’altezza alla gronda di 3,20 metri e al colmo di 5,20 metri permettono agli operatori di lavorare all’interno dell’impianto con grande facilità e consentono anche l’implementazione di diversi strumenti quali teli per l’ombreggio, aperture di colmo, circolatori d’aria, finestre automatizzate e sensoristica per rendere l’impianto controllabile anche da remoto. Inoltre la serra, completamente modulare, può essere allungata o allargata con l’apposizione di altri moduli collegati da passaggi lungo le navate. Con l’aggiunta di una copertura a doppio film, inoltre, può facilmente essere trasformata in una struttura adatta alla coltivazione sui 12 mesi, grazie al raggiungimento di un microclima perfetto per ottenere anche più raccolti l’anno.
Un benchmark perfetto
Ancorata al terreno tramite trivelle senza bisogno di strutture murarie o gettate di cemento, la serra è facilmente rimovibile e può essere spostata ovunque. Costruito per essere implementato per gradi per un’azienda che vuole crescere consapevolmente e con interventi mirati “step by step”, questo impianto può rientrare nei finanziamenti previsti da “Industria 4.0”. Dotata di gronde e strutture evolute, pur essendo leggera e flessibile, questa Multihortus è caratterizzata da un ottimo rapporto qualità prezzo e rappresenta un picclo benchmark per chi vuole partire da un allestimento base con un enorme potenziale.
