Gli Open Days di "Orticoltura e Tecnica in Campo" rappresentano la più grande e longeva kermesse dell'innovazione agritech in Italia, nata nel 1995 per volere congiunto di Idromeccanica Lucchini, dell’azienda agricola Gremizzi - attiva nel settore dal 1980 - e di Ferrari Growtech, che dal 1961 si occupa di trapianto e cura degli ortaggi. Una triade che rappresenta il saper fare nell’ambito italiano, ed europeo, dell’agricoltura all’avanguardia.
Giunta alla diciottesima edizione, questa manifestazione biennale è, da sempre, attesa con grande fervore; specialmente quest’anno, dato che l'ultima edizione si è svolta prima dell'avvento della pandemia, nel gennaio 2020.
Con la partecipazione di oltre 50 espositori, la manifestazione è diventata un punto di riferimento nel settore della meccanica tecnologica agricola, posizionando le imprese italiane come leader mondiali per la loro flessibilità e il genio creativo. Una soft skill ancestrale, che non si può imparare su manuali - ma che appartiene al genius loci dello Stivale, trasmissibile soltanto per osmosi.
Non una semplice “fiera”
La kermesse si distingue per essere molto più di una semplice fiera: è, al contempo, una manifestazione, un evento speciale, un’occasione d’incontro e un open day.
Idromeccanica Lucchini, ideatrice e cofondatrice della manifestazione, ha contribuito attivamente a plasmare questa tradizione, dialogando continuamente con il terreno fertile delle Piccole e Medie Imprese italiane - le quali (in possesso di quella malleabilità e creatività, che spesso si perdono nei dedali delle grandi aziende) hanno permesso di giungere alla costruzione di questo evento così particolare nel suo genere.
Ciò che rende unico questo evento, infatti, è il suo valore umano, che agisce come collante tra le grandi aziende partecipanti. In un settore dove in Italia spesso manca la creazione di un sistema e una rete condivisa, Idromeccanica Lucchini e “Orticoltura e Tecnica in campo” si ergono come un case study eccezionale, che può tranquillamente competere con le più importanti realtà del Nord Europa.
L'organizzazione e la storia dell'evento sono talmente ben congegnate da suscitare vera invidia anche nelle fiere mondiali. Non è solo una vetrina di tecnologie agricole avanzate, ma un'occasione unica per stringere accordi commerciali, ibridare le competenze, contaminare le conoscenze, sviluppare sinergie e creare opportunità di investimenti per il futuro.
Durante le tre giornate multidisciplinari, i partecipanti hanno avuto l'opportunità unica di vivere un vero e proprio caleidoscopio di saperi. La componente pratica offre l'occasione di toccare con mano le nuove tecnologie in azione, unendo poi la teoria scientifica alle certificazioni, agli studi e ai testi fondamentali. La formazione è completa e a 360 gradi, includendo anche temi come la chimica applicata e i finanziamenti agevolati.
I numeri della XVIII edizione
La partecipazione ha registrato un notevole successo nel 2024, con un totale di quasi 5.000 persone sui tre giorni.
Oltre cinquanta aziende hanno aiutato a rendere questi Open Days una pietra miliare nell'agenda dell'innovazione agricola.
Il successo di "Orticoltura e Tecnica in Campo" è in continua crescita, ma il vero impegno inizia ora. Il follow-up post evento e la preparazione per la prossima edizione, prevista per il 2026, sono (anche) nelle mani di Idromeccanica Lucchini.
Coltivare relazioni, innovare, trasmettere conoscenze e mantenere alto l'interesse sono alcuni tra gli elementi fondamentali per un percorso duraturo e in evoluzione, proprio come suggerisce il concetto di "Open Day".